Counterlight poetry, vol.4

Oggi interpretiamo il grande classico di Eugenio Montale “Meriggiare pallido e assorto” in chiave controluminosa.
Buona lettura e buona meditazione.
Giochicchiare pallido e assorto
presso un rovente campetto corto,
ascoltar tra i lazzi e gli scherzi
motti perversi, e parecchi altri versi.

Sull’ascella pezzata o su la troccia
mirare il sudore uscire a gocce, a perline
or terso, or a imbibire,
ora dal capo colare, alfine.

Ascoltare tra frondi il ronzare
continuo di mille zanzare,
mentre si levano al ciel tremuli scricchi
di lassi ginocchi, e lanse coi fischi.

E andando co’l Lasagnon che non sbaglia
sentir con grande meraviglia
com’è tutta la Controluce, in dettaglio,
in questo seguitare una muraglia (umana)
che ha di Woodman sia la forza che il cipiglio.

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