MVP della serata modenese, Cecce (nella foto carnevalesca a lato, il Puffo di sinistra; mentre il Presidente Prandini, al centro, abbozza) sfoggia una prestazione da navigato All Star.

Appena entrato, va subito a bersaglio al primo pallone toccato (come Paloschi domenica in Milan-Siena), infilando dai 6 metri un morbido jumper dall’angolo… così, per fare capire che aria tira.

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Il Nostro segna poi 4 punti sia nel secondo che nel terzo quarto, suscitando l’ovazione del pubblico che imita l’apertura d’ali della Cicogna; ma il capolavoro lo compie nel finale, con un canestro già entrato nella storia del gioco.

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Mancano due minuti al termine, situazione di contropiede controluminoso. Cecce lo conduce nella fascia centrale del campo, ma ai lati non ci sono compagni smarcati, quindi decide di mettersi in proprio. Ha un difensore davanti e lo affronta senza finte, anzi porgendogli quasi la palla in mano; costui rimane spiazzato, gli mancano gli appoggi, la palla è nuda lì davanti a lui ma accidenti viene sbilanciato all’indietro perché Cecce la usa come leva sul suo petto per creare separazione; ecco, il difensore è a terra, Cecce è entrato in area, ultimo passo in slow motion… poi un caricamento di palla lentissimo, morbidissimo… una parabola magica. Frozen moment. Solo il fruscio del cotone. Canestro!
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Un boato di entusiasmo si leva dagli spalti. Standing ovation. L’ilarità contagia tutti: pubblico, squadre, arbitri e ufficiali di campo. Meraviglioso Cecce. Il nostro MVP.